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Oltre l’abbandono – Quando il canile diventa rinascita
Il documentario Oltre l’abbandono – Quando il canile diventa rinascita nasce dalla volontà di alcuni volontari del canile di Carpi di raccontare, in modo autentico e sincero, la realtà quotidiana di chi vive e lavora all’interno di un rifugio per animali. Un progetto che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’adozione e avvicinare le persone al mondo dei canili.
"Ci sono ancora troppi pregiudizi e falsi miti sui canili e sull’adozione di cani adulti. Eppure i rifugi sono pieni di animali meravigliosi che aspettano solo che venga data loro una possibilità. Noi volontari abbiamo voluto raccontare il legame profondo che si crea con questi cani, per dimostrare che non sono diversi da quelli che vivono nelle nostre case."
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Oltre l’abbandono è un viaggio all’interno di un canile italiano, dove le storie di cani e volontari si intrecciano, dando vita a legami sinceri e a esperienze capaci di cambiare la vita – per chi è disposto a guardare oltre.
Attraverso le testimonianze di volontari, operatori ed educatori cinofili, il film offre uno sguardo toccante e realistico sulla quotidianità di chi si prende cura degli animali abbandonati, affrontando ogni giorno le conseguenze di una piaga sociale che non accenna a diminuire: l’abbandono.
In Italia, ogni anno, oltre 50.000 cani vengono abbandonati. Di questi, solo il 30% riesce a trovare una nuova casa. Gli altri, troppo spesso, trascorrono il resto della loro vita dietro le sbarre di un box.
Ma Oltre l’abbandono non è solo una denuncia. È anche un inno alla speranza: quella che nasce dall’impegno, dall’amore e dalla dedizione di chi, ogni giorno, sceglie di fare la differenza.
Nel documentario, i volontari raccontano anche come negli ultimi anni il canile sia profondamente cambiato, a partire proprio dall’approccio con cui vengono gestiti i cani: oggi c’è una maggiore attenzione alle loro esigenze individuali.
Grazie alla collaborazione con istruttori ed educatori cinofili, sia interni che esterni alla struttura, si lavora non solo per rendere i cani più adottabili – attraverso percorsi educativi personalizzati – ma anche per migliorare la loro qualità di vita all’interno del canile, rendendola più serena e gratificante.
In questo modo, il canile smette di essere solo un luogo di detenzione: può diventare un luogo di rinascita e di riscatto, soprattutto per i più sfortunati, che fuori non hanno mai conosciuto l’amore degli esseri umani, ma che qui, finalmente, lo trovano.
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